La chiesa, di epoca medievale, fu riedificata in seguito ad un miracolo: verso la fine del 1500 l’immagine della madonna raffigurata sull’altare, fu vista piangere per alcuni giorni. Il fatto richiamò numerosi pellegrini dai paesi vicini. Le offerte, lasciate con generosità dal popolo, furono utilizzate per la ricostruzione della chiesa fatiscente che venne ultimata nel 1611.
Degni di nota sono:
– l’altare maggiore in legno dipinto risalente alla fine del ‘600 ed opera, molto probabilmente, di un artista allievo di Carlo Riccione, tra i più noti scultori abruzzesi di epoca barocca;
– il gruppo ligneo dell’Annunciazione, nella parte bassa dell’altare, realizzata nel ‘300 dal maestro Luca D’Atri;
– la cappella dell’Addolorata, costruita agli inizi del XVIII sec. su commissione del nobile Tizio Patrizio ad opera di artisti lombardi. La tela che orna l’altare, in cui è raffigurata la Madonna col Bambino, viene attribuita alla scuola napoletana della metà del ‘700; nella cappella è custodito il prezioso tabernacolo del SS: Sacramento del XIX sec.
– l’organo sulla destra della cappella dell’Addolorata, realizzato nel XVII secolo;
– la preziosa croce d’argento datata 1500, opera del teramano Pietro Di Sante, conservata in sagrestia